I sacerdoti delle villas miseria dell’Argentina, meglio conosciuti come curas villeros, lo considerano il loro capostipite, l’antesignano di quel movimento di rivendicazione dei diritti dei più deboli che ha avuto varie tappe nella vita nazionale, fino all’ultima, con un governante, Javier Milei, non certo benevolo con loro e i loro rappresentati.
Parliamo di Carlos Mugica, un sacerdote carismatico di origini aristocratiche, che abbandona i privilegi della sua classe per dedicarsi ai più poveri tra i poveri. Fondatore della cappella del Cristo Obrero nella Villa de Retiro (oggi Barrio Mugica) a Buenos Aires, Mugica affrontò le minacce delle fazioni armate di destra e di sinistra. Fino al tragico finale, quando viene assassinato all’uscita di una messa l’11 maggio 1974.
La sua vita, la sua opera, la sua eredità, è ben documentata dal lavoro di un gruppo di documentaristi argentini che adesso attraversa i confini nazionali per un periplo che farà base in Francia, Spagna e Italia, dando modo a tanti di conoscere una figura centrale nell’Argentina di oggi, una fonte di ispirazione che anima il lavoro di un nutrito movimento religioso e sociale.
Il tour si svolgerà dal 14 al 29 giugno e toccherà tre capitali europee – Parigi, Madrid e Roma – con proiezioni gratuite accessibili a tutti. A Roma gli incontri previsti avranno luogo il 22 giugno alle 19 presso l’Istituto Missioni della Consolata in Viale delle Mura Aurelie, 11/13 e il 25 giugno alle 18, organizzato da Scholas Occurrentes, in Piazza San Calisto 16, sempre a Roma. Il giorno seguente, 23 giugno, nuovo incontro a Napoli, presso il Centro di detenzione dei minorenni.