Guadalupe, il 12 dicembre e le guerre

Il movimento che ha come epicentro la Basilica di Guadalupe si intensifica di ora in ora. Pellegrini e pellegrinaggi organizzati provenienti da tutto il Messico convergono sul santuario della famosa Virgen Morena in occasione della festa del 12 dicembre. Per dare un’idea della grandezza del movimento, basti pensare che l’anno scorso, 2022, il governo di Città del Messico ha confermato che l’11 dicembre alle 21:00 almeno 777.977 fedeli erano arrivati nei pressi della Basilica di Guadalupe. Nello stesso anno, la Basilica di Guadalupe risultava essere il secondo sito religioso più visitato al mondo, raggiungendo i 18 milioni di persone, dietro solo alla Basilica di San Pietro a Roma.

La seconda settimana di dicembre, come è consuetudine in Messico, dalla Basilica di Guadalupe si eseguono le tradizionali Mañanitas alla Vergine. In questi stessi giorni sono attesi centinaia di migliaia di pellegrini per rendere grazie e portare le loro offerte per ciò che è stato ottenuto negli ultimi 12 mesi, nonché per pregare per un nuovo anno prospero.

Quest’anno pensieri e preghiere dei pellegrini andranno anche ai teatri di conflitti particolarmente sanguinosi, come quello in corso a Gaza dopo la strage di Hamas in Israele o quello sempre più dimenticato ma molto più sanguinoso causato dall’invasione russa dell’Ucraina.

Nel frattempo, il dozavarian, come viene chiamato, è in pieno svolgimento. I 12 giorni che precedono la commemorazione dell’apparizione del 1531 all’indio Juan Diego per la quarta volta sulla collina del Tepeyac, sono scanditi da celebrazioni ed eventi molto partecipati e che possono essere seguiti in diretta o in differita sui social network.

Il settimanale dell’Arcidiocesi del Messico Desde la Fe, pubblica il programma completo che culminerà, appunto, la notte del 12 dicembre.